Lettori fissi

venerdì 29 marzo 2013

UNA GITA PARTICOLARE

Cosa può fare un giovane che lavora e vive a Londra da quasi un'anno nel suo giorno libero?
Visitare musei? NO
Visitare parchi? NO, troppo freddo e poi meglio aspettare la fioritura in primavera.
Fare un giro in centro tra la massa di turisti per lo più di razza Italiana? NO, già fatto.
Camminare senza meta in cerca di meta? NO già fatto anche questo.
Salire a caso su un bus e farsi trasportare il più lontano possibile dal centro, per vedere cosa ha da offrire la periferia Londinese? Fuochino.
Uscire decisamente dalla giurisdizione Britannica per ingannare il tempo? Non esagerate.
Visitare l'aeroporto più grande d'Europa? SI ESATTO!

L'ho fatto, anzi l'abbiamo fatto.

Io ed Ely B., in una mattina che di mattina non aveva un bel niente, dato che era mezzogiorno, abbiamo deciso di intraprendere questa gita fuori porta.

Giovedì 28 marzo, abbiamo posato piede sul suolo di Heathrow.
Un viaggio impegnativo ma molto entusiasmante.

Prendiamo al volo il 27 che ci porta dritti dritti fino a Chiswich.
Qui un caffè, per ingannare l'attesa interminabile del noiosissimo H91 che non passa mai quando serve, ma è in esubero quando tu aspetti tutt'altro.

Non la considero neanche più legge di Murphy, ormai la chiamo ingiustizia.
Va bene, caffe fatto, usciamo e neanche a parlare di lui ecco l'H91, corriamo per evitare di perdere anche questo.

Tutto secondo i piani, saliamo e ci godiamo il paesaggio delle zone "periferiche" di Londra.
Periferiche per modo di dire, dato che sembriamo lontanissimi, ma siamo ancora in zona 3.
Scendiamo al capolinea, una decina di minuti di attesa e ci imbarchiamo in un terzo bus che ci conduce dritti al terminal 4.

Per chi non lo sapesse, Heathrow, è composto da 5 terminal, ognuno dei quali è praticamente un'aeroporto a se.
Scopriremo in seguito, che in terminal 2 è chiuso per lavori.
Non so cosa stiamo cercando, nulla di speciale, forse solo renderci conto di quanto grande sia il grande.

Quello che stupisce subito, è che i parcheggi per le auto, iniziano già diversi chilometri prima del vero e proprio ingresso per il terminal.
E' come se Torino Caselle, fosse un piano di un parcheggio multipiano di un terminal di London Heathrow.

Ci sono aerei parcheggiati ovunque, ci sono aerei che decollano ed atterrano in ogni direzione, ad ogni giro d'orologio.
Finalmente, arriviamo alla porta d'ingresso, dove la scritta "Welcome to Heathrow terminal 4" non può che far presagire un buon inizio.

Entriamo scalmanando, come se stessimo per perdere il volo; non tanto perchè siamo di fretta, ma perchè se in aeroporto non corri, verrai automaticamente ingerito dalla folla.

Non c'era neanche tutta questa folla da correre il rischio, ma meglio non rischiare.
Andiamo al piano superiore, dove ci sono le partenze e soprattutto dove c'è il Caffe Nero, che grazie alla tessera discount, con poco meno di 5 soldi, ci facciamo una colazione/merenda.

Affascinati da tutte queste luci, colori e tabelloni luminosi, la voglia di partire è tanta; rafforzata ancora di più dalla visione di tutti quei nomi di città che sembrano così lontane ed impossibili.

L'idea di chiedere al banco informazioni, se ci sia la possibilità di prendere un volo last minute per ovunque, ad un prezzo ridicolo viene ad Elisa.

Veniamo quasi derisi e presi per matti, meglio andare a far altro prima che qualcuno chiami la sicurezza perchè due terroristi in tuta da ginnastica, cercano di imbucarsi in un volo internazionale a caso.

Depenniamo il terminal 4 dalla lista delle cose da fare, ci dirigiamo facilmente con l'ausilio di un bus, al n°5.
Cambia poco dal precedente, se non che invece del cappuccino, questa volta io prendo un americano ed Elisa un porridge.

Ci sediamo sulle comode poltrone di Caffe Nero terminal 5 e con vista pista di atterraggio, consumiamo la seconda merenda.

Visitiamo anche i pulitissimi bagni di Heathrow, con tutto quel caffè una visita per terminal, è d'obbligo.
Usciamo, per raggiungere il terminal chiamato Centrale, che credo sia il n°1, dobbiamo riprendere un bus, che dopo circa 15/20 minuti di viaggio, ci scarica.

Questi ultimi 3 terminal, sono tutti collegati tra di loro, appena entriamo notiamo subitissimo il Caffe Nero, ma anche se la tentazione di fare la terza merenda è tanta, non ci lasciamo viziare e proseguiamo la nostra gita.

Camminiamo tanto, lunghi corridoi e tapis roullant ma alla fine lo spettacolo è sempre grossomodo lo stesso.

L'unica sorpresa, è appunto come accennavo in precedenza, che il terminal 2 è in fase di rifacimento, pertanto chiuso e fuori servizio.

Depenniamo dalla nostra lista anche il n°1 e 3, felici della nostra impresa, saliamo a caso su uno dei tanti bus rossi per concludere la nostra gita, con un'ennesimo viaggio-avventura di rientro verso casa.

Non sappiamo dove stiamo andando, ma poco ci importa, nonostante sia già buio, ci godiamo il paesaggio della Londra non turistica.

Ben presto, arriviamo in "terra" conosciuta, cambiamo bus e ci dirigiamo verso il centro commerciale di Westfield, dove oltre alle vasche da perfetti turisti della domenica, ci fermeremo anche a cenare con un deludente pasto Vietnamite.

Saturi di nudles, ma non soddisfatti, saliamo sull'ultimo bus della giornata che ci porterà a casa.

Ancora qualche minuto di cammino e finalmente ci possiamo riposare dalla lunga stravagante ed originale giornata ad Heathrow.










martedì 19 marzo 2013

LA BESTIA NERA

Ormai l'inverno giunge al termine, o per lo meno così dovrebbe essere da calendario.
Non è del tutto vero che le giornate sono più calde, diciamo che sono meno fredde; ma questo mi è bastato per prendere la decisione di riacquistare una nuova bici.

Per chi si fosse perso i capitoli precedenti, la mitica bici bianca, compagna di tutta la scorsa estate, mi è stata come dire sottratta senza il mio consenso.

Oggi però a fare compere, non ero da solo ma accompagnato da Mattia, che anche lui necessitava di un mezzo a pedali.

La ricerca del luogo in cui recarsi, è stata come al solito effettuata on-line, più precisamente su quell'odioso e nauseante sito chiamato Gumtree.
Lo odio, ma a volte può rivelarsi anche utile.

Se l'altra volta la location era un grande parcheggio sterrato contornato da container, questa volta ci siamo trovati in un piazzale sterrato, circondato da container; l'unica grande differenza è stata la collocazione geografica all'interno della città; quest'oggi ad Est piuttosto che al Nord.

Poca differenza, dato che alla fine il prodotto è pressoché il medesimo.
Made in China le precedenti; made in China quelle odierne.

Si insomma, citando una frase di Mattia: "Dei barack".

Non ha grossa importanza dato l'uso che ne devo fare, la speranza è sempre e soltanto che non si smontino proprio mentre sono in sella.

Spererei inoltre che i ladri di biciclette girino alla larga dalla mia poco vistosa bici.

Nera con inserti e cerchioni color oro, che sta sera quando l'ho parcheggiata e mi sono voltato, con la luce riflessa dei lampioni, sembrava una pala d'altare del Masaccio.

Le due difficoltà affrontate oggi, sono state tirar fuori 130 soldi per la bestia nera, che sono ben presto diventati 170 e spiccioli, contando 2 lucchetti ed un nuovo parafango; ed il tornare sulla via di casa con ormai il buio inoltrato in una zona a noi sconosciuta, o quasi.

Poco male, con il pochissimo aiuto di google map, (dato che l'iphone non prendeva un tubo), e un pò di intuito, siamo arrivati a casa in quel di Bayswater.

Presi dalla lunga giornata e soprattutto dalla fame, ci siamo affogati con cappelletti panna e prosciutto (3hg cadauno per l'esattezza) ed una sanissima birra.

Well done Mattia!!

Con l'occasione, vorrei fare anche gli auguri al mio papà, dato che da calendario oggi è la sua festa; ma per me è papà tutto l'anno.

Auguri Papà.



mercoledì 13 marzo 2013

IL VANGELO SECONDO MANUEL

In questa giornata di rinnovamento ai vertici del Pontificio, mi sorge spontanea la domanda del perchè il Papa non possa essere Donna.

E' stata da poco celebrata, festeggiata, ricordata, usate il termine che più vi piace, la giornata della Donna.
Molte ed eterogenee, le interpretazioni in merito all'8 Marzo, ma la mia oggi, non vuole essere una riflessione su questo, quanto una reinterpretazione in chiave rosa, della creazione umana e dei suoi protagonisti.

Non vi siete mai chiesti del perchè Dio debba per forza essere uomo?

La prima cosa che mi fa pensare il contrario, sono le guerre religiose.
Fin dall'antichità, gli uomini si sono massacrati per due cose fondamentali: i soldi e le donne.

Partendo dal presupposto che Dio ha creato tutti a sua immagine e somiglianza, non poteva a quei tempi esserci qualcuno tanto più ricco o tanto più povero dell'altro, ne consegue, che le guerre religiose, erano solo un'escamotage per salvaguardare la figura del Dio Donna.

E, a vedere dal casino che hanno fatto a quei tempi, Dio, doveva essere anche una bella Donna.
Me la immagino alta, ed in forma, slanciata e con gli occhi penetranti.

Gli occhi sono sicuramente la sua arma migliore, per sedurre e per condurre i fedeli sulla retta via.
D'altronde, dicono che Dio ti guarda sempre.

Inoltre, bionda e con i capelli lunghi, ma non lisci, un po' mossi che terminano con dei boccoli.

Sicuramente vestita con dei leggings bianchi, un maglione lungo di lana stile poncho ed un bel cinturone importante che fa la differenza.

Qualcuno, forse potrà dirmi che mi sto confondendo con la visione celestiale della Madonna.
Eh, no, è qui esce fuori la tresca che ha originato Gesù.

Tutti credono che Maria, fosse sposata con Giuseppe, che pover'uomo, invece di procedere secondo natura per dare vita ad un figlio, ha dovuto subire l'umiliazione di Gabriele che di nascosto ha detto a Maria testuali parole: "Oh, sono passato poco fa da Dio, e mi ha detto che sei incinta".

Non vi dico lo sguardo che si sono lanciati Giuseppe e Maria; pensate che grana, spiegare al povero Giuseppe che lei aveva da tempo una relazione con Dio, e che per coronare il loro amore, avevano optato per una fecondazione assistita.

Giuseppe, alla fine zitto zitto ha adempito perfettamente ai compiti di padre, crescendo ed allevando il bambino che avrebbero chiamato Gesù.
In fondo, Giuseppe, era un falegname, così scrive la Bibbia, la parte da protagonista, la veste Maria in quanto Donna.

Se proviamo ad andare ancora più indietro nel tempo, ci troviamo dritti nel giardino dell'Eden, dove Adamo, che è stato il primo ad essere creato, era il giardiniere.
Se no, come cavolo faceva ad essere cosi bello ordinato, fiorito e pieno di alberi da frutta se nessuno lo curava?
Insomma, Adamo si faceva il culo, lavorava sodo e vedeva i frutti del suo lavoro.

Poi, Dio, che non poteva stare sola con Adamo, ha creato Eva.
La creazione, è avvenuta in un secondo momento solo perchè Dio ha voluto creare la figura femminile priva dei difetti e dei problemi che Adamo le aveva creato in precedenza.

Come tutte le seconde uscite, a partire dalle auto dei giorni nostri, ai telefonini ed i pc, sono progettati e costruiti cercando di migliorare il prodotto eliminando il superfluo.

Dio, ha creato la Donna più leggera ed aerodinamica, più sottile e multi task, come l'iphone.
Inoltre, l'ha progettata con un processore più veloce, una maggior memoria ram ed un disco fisso che se sprovvisti di chiave, è di impossibile accesso anche all'hacker più quotato del mondo.

Molti, diranno che è stata lei a portarci nel mondo che conosciamo oggi, per colpa della mela.
Ma vi sfido io, a fare una torta di mele senza mele..
Era il compleanno di Adamo, lei voleva solo essere gentile, era stufa di crostate e confetture, quindi, perchè non fare un'apple pie?

Secondo le credenze popolari, è stato Dio che infuriato gli ha cacciati dal giardino, (facendo perdere il lavoro ad Adamo), catapultandoli nella routine quotidiana di una città sperduta nel deserto del Mali.

Ma secondo me, è andata così; 
Era Domenica, Eva aveva finito lo zucchero, ed ha chiesto ad Adamo di scendere al Carrefour per prenderne un kg, lui era sul divano che guardava il derby tra Safafira e Nazareth, erano quasi al 90' e non voleva perdersi il finale.

Eva ha provato a fargli capire che avrebbe dovuto farle questo favore, ma lui niente.
Così anche Dio si è arrabbiato, gli ha staccato la parabola di Sky e l'ha mandato a prendere lo zucchero.

Adamo, mentre era fuori, si è fermato a fare aperitivo, tanto era presto;
Voleva provare un nuovo drink; lo Strongbow. 

E bevine uno e bevine due, alla fine è tornato a casa storto piegato, Eva si è arrabbiata, Dio ancora di più e così l'ha cacciato.

Eva, che in fondo era un animo gentile, non se l'è sentita di lasciarlo andare da solo il giorno del suo trentesimo compleanno, e così, dopo aver finito la torta di mele l'ha seguito.

Anche perchè se no avrebbe dovuto mangiarsi tutto il dolce da sola con il rischio di mettere su fianchi, e poi, chi la mette più la foglia di fico!

Ecco che la figura della Donna, è da sempre stata fondamentale nella vita di un'uomo, nel bene e nel male.
Qualcuno dice che dietro ad un uomo di successo c'è sempre una grande donna; beh, non so se sia vero, ma quel che è probabile, è che se quest'uomo è credente, una donna su cui contare ce l'ha sempre.

A tutte le Donne che hanno fatto e che stanno facendo nel bene e nel male qualcosa per me.

La mia non vuole essere una critica nei confronti di nessuna religione e nessun popolo, vuole semplicemente essere ironia e satira sulla visione forse un po' troppo standardizzata di determinati argomenti.












domenica 10 marzo 2013

SONO TORNATO

Eccomi di nuovo qua.

Dopo una lunga interruzione, per motivi di tempo, voglia e perchè no, anche lavoro, vorrei tornare alla carica, grazie anche alla spinta di alcuni sostenitori di questo Blog.

Prima di tutto, vorrei darvi qualche upload relative alla mia attuale sistemazione nella capitale Britannica.
La notizia clou, è che non vivo più in 7 metri quadri umidi, ma bensì  in una stanza vivibile, arredata con tanto di tavolo, angolo cucina e 3 letti.

Tre letti, perchè tecnicamente sarebbe una doppia, ma per risparmiare, l'abbiamo trasformata in una tripla.
Vivo con due principesse, e anche se non sono ricche, bionde e famose, mi accontento lo stesso.
Premetto che la convivenza, non è mai facile, soprattutto se ognuno di noi ha orari ed interessi pressoché differenti.

Piano piano ci si abitua, spazi e compiti vengono automaticamente dettati dal vivere quotidiano.

In ogni caso, difficoltà a parte, posso essere felice di dire che è molto meglio vivere questa Londra in compagnia, piuttosto che svernare in una stana umida, sottomesso dalla Hitler Polacca.

Altra notizia che ha fatto scoop negli ultimi giorni, è che mi hanno rubato la mia preziosissima e bellissima bici bianca.
Era parcheggiata sotto casa, davanti al supermercato, lucchettata all'apposito "posabici", poi, un giorno scendo, ed alla domanda: "Manuel, qual'è la tua bici?"..
La mia risposta è stata: "E, quellaaaa..... mmmm... non la vedo, era la, me l'hanno rubata..."

Si, è andata più o meno così, inutile prendersi male, tanto ormai chissà dove l'avranno rivenduta.
La cosa che più mi urta, è che dovrò di nuovo investire tempo e denaro, alle ricerca di un nuovo velocipede.

Per quanto riguarda il lavoro, non mi lamento, attualmente, sono diventato assistant manager, il che vuol dire un po' di responsabilità in più, per qualche decina di penny in più all'ora.

Ma questo è Caffe Nero, tenere o lasciare.

Io tengo, perchè alla fine, quello che conta è anche tutto il contorno che sta dietro alle pure ore di lavoro.

Per non farmi mancare nulla, in questi mesi di astinenza dal mondo dello  sci, ma conservando comunque lo spirito competitivo e la cattiveria agonistica che mi fa ribollire il sangue, ho  partecipato alla "Barista Competition", ovvero una gara di caffè e cappuccini, organizzata ogni anno da Caffe Nero per nominare il barista dell'anno.

La competizione, si svolge ad aree, per poi passare a regioni ed infine alla finale nazionale, insomma una cosa seria..

Comunque sia, nell'area dove lavoro io, sono arrivato a podio, gradino più basso ma comunque podio.
Quello che affascina tutti, è però il contorno che si crea a questa serata di "competizione", dove la principale fonte di idratazione non è di sicuro il caffè, ne tanto-meno il latte.

Bè, volete sapere la cosa che più mi ha fatto ridere e sorprendere?

La scena incredibile, che a Londra, durante una competizione di cappuccini, in una compagnia inglese, di proprietà di un Americano  si sia levato un coro stile "Ultras" gridante: "Pinerolo, Pinerolo olè, Pinerolo, Pinerolo olè!!!"
INCREDIBILE!!!

Cambiando totalmente discorso, settimana scorsa, sono rientrato in Italia anche se per una decina di giorni soltanto, che sembrano sempre tanti quando gli prenoti, ma poi si rivelano sempre insufficienti.

Sono riuscito a salutare quasi tutti, chi più chi meno, sono riuscito a sciare ed anche a prendere un po di sole, che qui manca tanto.

Sono riuscito ad abbracciare Diego e mia sorella che qui mancano tanto, sono riuscito a salutare gran parte dello sci club che qui, neanche a dirlo, manca tanto.

Sono riuscito a far quasi infartare i miei genitori, dato che non sapevano nulla del mio rientro..

Sono riuscito a laurearmi insieme alla mia amica Chicca, e sebbene io abbia preso due lauree in una, in poco meno di 3 minuti, sono comunque molto fiero di lei, che ha portato a termine un lungo percorso.

Sono riuscito a fare aperitivi, che qui mancano, non tanto come il resto, ma mancano.

Sono riuscito a fare dei pranzi come si deve, grazie a persone come si deve.

Sono riuscito a fare un sacco di cose, un sacco di cose di cui sentivo la mancanza, e questo, non vuole essere un mio segnale di debolezza e di nostalgia ma, uno spiraglio di luce.