Mi ero quasi dimenticato delle parole estate, sole e caldo.
Ormai da giorni e giorni, il sole lo vedevo solo a tratti, nascosto da nuvole grigie e piogge copiose.
Freddo di mattina tanto da costringermi ad una felpa per non morire di freddo; ma abbastanza caldo al pomeriggio da concedermi le maniche corte.
Oggi, no.
Oggi la giornata è iniziata diversamente.
Sveglia alle 5 am. perchè il signor Caffè Nero ha deciso che il negozio di King's Road deve aprire alle 6.30.
E tra una decina di minuti per il risveglio, una mezzoretta di viaggio; si fa presto ad arrivare alle 6.
Giusto il tempo di sistemare i panini, le consegne della notte e si apre.
La giornata si preannuncia al quanto noiosa; i soliti clienti abituali che non sgarrano di una virgola nelle loro ordinazioni.
Sono a Londra, ma in certi momenti mi sembra di essere a Pragelato.
Vedi entrare il cliente e sai già cosa vuole; lo batti sul tempo, o almeno ci provi; si sente contento perchè tu ti ricordi il suo "usual"; quattro parole sul sole che finalmente è arrivato e fine del film.
Si passa quasi più di mezza mattina a servire vecchi che a stento si reggono in piedi.
Qualcuno non arriva neanche al bancone, perchè ha la gobba che lo curva verso il basso.
Ti senti in imbarazzo, tanto che ti offri di portargli il caffè al tavolo, basta che si tolga dai piedi, che con le sue monetine da 5p ti ha già fatto perdere abbastanza tempo e ritmo per servire la fila che nel frattempo si è formata.
Si, perchè purtroppo è la legge del piano inclinato; se non c'è nessuno non entra nessuno, ma se iniziano ad entrare più di tre persone di seguito, è la fine.
Oggi non è successo; mi sono annoiato così tanto che mi è anche uscito lo spirito da imprenditore.
Fantasticavo con Kristina, sul cambiare lo standard ormai desueto di Caffè Nero.
Ormai il nostro, è un locale vecchio, scuro e noioso.
Alle pareti foto che non hanno senso logico; sedie e tavoli marroni pavimento a piastrelle verde scuro e musica che mette tristezza e sonno.
Per forza che poi entrano solo vecchi, è una succursale dallo Stefano Fer di Pinerolo.
A mio parere, bisognerebbe cambiare tutto; dai prodotti in vendita al colore delle pareti.
Purtroppo non si può, perchè facciamo parte di una "catena", e quindi ci si adegua e si tira avanti.
Non so perchè oggi avevo a tutti questi pensieri che potrebbero anche non riguardarmi per niente; ma non riuscivo a capacitarmi che in king's Road, che è una via "Poche", non ci sia un regolare flusso di clientela.
Si passa dalla giornata senza respiro, alla giornata noiosissima dove i minuti non passano mai.
Fortunatamente si fanno le 14, ed il mio turno finisce.
Temporeggio ancora qualche minuto sorseggiando la bottiglia d'acqua e mangiando il sanwich di pollo e "salad" datomi in dotazione dallo store; poi esco e me ne vado.
Come vi dicevo era una bella giornata di sole; quindi, ne ho approfittato per qualche ora di sonno nel prato di Hide Park.
Fantastico vedere decine e decine di persone sdraiate a dormire, leggere e prendere il sole.
Nessun problema, perchè quì i parchi si possono usare anche per questo.
Così, mi accampo mi metto a mio agio e mi addormento.
Non molto, forse un'oretta, poi stare fermo non mi piace, quindi prendo e mi incammino verso Oxford Circus.
Non so perchè in quella direzione, ma la strada portava la e quindi è andata così.
Non è tardi ma decido di prendere la metro per avvicinarmi a casa; scendo a Clapham South come al solito; e decido di passare ancora un'oretta sdraiato al sole nel parco adiacente.
Verso le 19, mi incammino verso casa; e solo quando arrivo quasi a destinazione, mi viene in mente vedendo tutta quella confusione che oggi arrivava dietro casa mia, la fiaccola Olimpica.
Porca miseria!! Ormai è troppo tardi, tutti stanno rientrando pieni di bandierine e gadget di ogni sorta.
Cammino per curiosità fino al parco poco distante da casa, e vedo solo un mucchio di gente che prende il sole.
Oggi è andata così, ma il 26 la fiaccola passerà in King's Road...
Si preannuncia movimento...