Cosa può fare un giovane che lavora e vive a Londra da quasi un'anno nel suo giorno libero?
Visitare musei? NO
Visitare parchi? NO, troppo freddo e poi meglio aspettare la fioritura in primavera.
Fare un giro in centro tra la massa di turisti per lo più di razza Italiana? NO, già fatto.
Camminare senza meta in cerca di meta? NO già fatto anche questo.
Salire a caso su un bus e farsi trasportare il più lontano possibile dal centro, per vedere cosa ha da offrire la periferia Londinese? Fuochino.
Uscire decisamente dalla giurisdizione Britannica per ingannare il tempo? Non esagerate.
Visitare l'aeroporto più grande d'Europa? SI ESATTO!
L'ho fatto, anzi l'abbiamo fatto.
Io ed Ely B., in una mattina che di mattina non aveva un bel niente, dato che era mezzogiorno, abbiamo deciso di intraprendere questa gita fuori porta.
Giovedì 28 marzo, abbiamo posato piede sul suolo di Heathrow.
Un viaggio impegnativo ma molto entusiasmante.
Prendiamo al volo il 27 che ci porta dritti dritti fino a Chiswich.
Qui un caffè, per ingannare l'attesa interminabile del noiosissimo H91 che non passa mai quando serve, ma è in esubero quando tu aspetti tutt'altro.
Non la considero neanche più legge di Murphy, ormai la chiamo ingiustizia.
Va bene, caffe fatto, usciamo e neanche a parlare di lui ecco l'H91, corriamo per evitare di perdere anche questo.
Tutto secondo i piani, saliamo e ci godiamo il paesaggio delle zone "periferiche" di Londra.
Periferiche per modo di dire, dato che sembriamo lontanissimi, ma siamo ancora in zona 3.
Scendiamo al capolinea, una decina di minuti di attesa e ci imbarchiamo in un terzo bus che ci conduce dritti al terminal 4.
Per chi non lo sapesse, Heathrow, è composto da 5 terminal, ognuno dei quali è praticamente un'aeroporto a se.
Scopriremo in seguito, che in terminal 2 è chiuso per lavori.
Non so cosa stiamo cercando, nulla di speciale, forse solo renderci conto di quanto grande sia il grande.
Quello che stupisce subito, è che i parcheggi per le auto, iniziano già diversi chilometri prima del vero e proprio ingresso per il terminal.
E' come se Torino Caselle, fosse un piano di un parcheggio multipiano di un terminal di London Heathrow.
Ci sono aerei parcheggiati ovunque, ci sono aerei che decollano ed atterrano in ogni direzione, ad ogni giro d'orologio.
Finalmente, arriviamo alla porta d'ingresso, dove la scritta "Welcome to Heathrow terminal 4" non può che far presagire un buon inizio.
Entriamo scalmanando, come se stessimo per perdere il volo; non tanto perchè siamo di fretta, ma perchè se in aeroporto non corri, verrai automaticamente ingerito dalla folla.
Non c'era neanche tutta questa folla da correre il rischio, ma meglio non rischiare.
Andiamo al piano superiore, dove ci sono le partenze e soprattutto dove c'è il Caffe Nero, che grazie alla tessera discount, con poco meno di 5 soldi, ci facciamo una colazione/merenda.
Affascinati da tutte queste luci, colori e tabelloni luminosi, la voglia di partire è tanta; rafforzata ancora di più dalla visione di tutti quei nomi di città che sembrano così lontane ed impossibili.
L'idea di chiedere al banco informazioni, se ci sia la possibilità di prendere un volo last minute per ovunque, ad un prezzo ridicolo viene ad Elisa.
Veniamo quasi derisi e presi per matti, meglio andare a far altro prima che qualcuno chiami la sicurezza perchè due terroristi in tuta da ginnastica, cercano di imbucarsi in un volo internazionale a caso.
Depenniamo il terminal 4 dalla lista delle cose da fare, ci dirigiamo facilmente con l'ausilio di un bus, al n°5.
Cambia poco dal precedente, se non che invece del cappuccino, questa volta io prendo un americano ed Elisa un porridge.
Ci sediamo sulle comode poltrone di Caffe Nero terminal 5 e con vista pista di atterraggio, consumiamo la seconda merenda.
Visitiamo anche i pulitissimi bagni di Heathrow, con tutto quel caffè una visita per terminal, è d'obbligo.
Usciamo, per raggiungere il terminal chiamato Centrale, che credo sia il n°1, dobbiamo riprendere un bus, che dopo circa 15/20 minuti di viaggio, ci scarica.
Questi ultimi 3 terminal, sono tutti collegati tra di loro, appena entriamo notiamo subitissimo il Caffe Nero, ma anche se la tentazione di fare la terza merenda è tanta, non ci lasciamo viziare e proseguiamo la nostra gita.
Camminiamo tanto, lunghi corridoi e tapis roullant ma alla fine lo spettacolo è sempre grossomodo lo stesso.
L'unica sorpresa, è appunto come accennavo in precedenza, che il terminal 2 è in fase di rifacimento, pertanto chiuso e fuori servizio.
Depenniamo dalla nostra lista anche il n°1 e 3, felici della nostra impresa, saliamo a caso su uno dei tanti bus rossi per concludere la nostra gita, con un'ennesimo viaggio-avventura di rientro verso casa.
Non sappiamo dove stiamo andando, ma poco ci importa, nonostante sia già buio, ci godiamo il paesaggio della Londra non turistica.
Ben presto, arriviamo in "terra" conosciuta, cambiamo bus e ci dirigiamo verso il centro commerciale di Westfield, dove oltre alle vasche da perfetti turisti della domenica, ci fermeremo anche a cenare con un deludente pasto Vietnamite.
Saturi di nudles, ma non soddisfatti, saliamo sull'ultimo bus della giornata che ci porterà a casa.
Ancora qualche minuto di cammino e finalmente ci possiamo riposare dalla lunga stravagante ed originale giornata ad Heathrow.